Tutto ebbe inizio una domenica mattina d'inverno, quando acquistai per pochi soldi presso un vivaio, una giovane pianta di pesco nata in vaso.
Volevo mettere in pratica le tecniche bonsaistiche acquisite a livello teorico leggendo :
"Il Grande Manuale del Bonsai" di Barbieri Editore che mi ero regalato per il mio compleanno.
Un manuale veramente completo che spiega a livello pratico come fare e curare un bonsai, una guida molto tecnica e forse anche troppo per un neofita.
Di esperimenti ne avevo fatti diversi, però non mi ero mai cimentato con la bonsaizazione di un vero e proprio albero da frutto, quale il pesco.
Mi aveva ispirato la caratteristica corteccia raggrinzita, che dona un'aspetto vissuto ad una pianta giovane di un paio di anni. Questo è un dettaglio fondamentale per il bonsai.
Poi mi piaceva l'idea di vederlo in fiore in primavera e con i frutti in estate.
Peccato che poi informandomi, il pesco è una pianta molto delicata e soggetta a malattie, quindi sconsigliata per il bonsai.
Ma del resto è la mia indole iniziare con le cose difficili, se no non mi entusiasmo.
Tra la fine di febbraio e inizio marzo il pesco bonsai ha iniziato a far intravvedere prima delle foglioline verdi dalle gemme apicali e successivamente a mostrare del rosa cangiante. Ed ecco finalmente i tanto attesi fiori che vanno a schiudersi ed addobbare la pianta che fino a prima appariva come uno scheletro senza vita. | |